Chi non è addentro il mondo della traduzione spesso ci interroga sulla funzione e utilità dei CAT Tools, ad oggi sempre più utilizzati dai traduttori. D’altronde chi lavora in questo settore, si trova sempre più spesso a immaginare un futuro piuttosto inquietante, in cui i software di traduzione finiranno per sostituire gli esseri umani, per cui non di rado la diffidenza nei confronti di questi strumenti è molto elevata anche da parte dei traduttori stessi.
Ma i CAT Tools (Computer Assisted-Translation software) come SDL Trados, MemoQ, Memsource non sono altro che assistenti del traduttore, che rimane rigorosamente “in carne ed ossa” a lavorare sui progetti affidati. I CAT Tools non vanno confusi con strumenti quali Google Translate e simili, talvolta usati per non ricorrere ai servizi di un linguista professionista – con il più delle volte risultati disastrosi, soprattutto per le traduzioni da o verso le lingue asiatiche.
I software di traduzione assistita, invece, sono molto utili e possono supportare traduttore, agenzia e cliente in vari modi:
All’utilizzo di un CAT tool corrisponde, secondo stime condotte da ProZ – la più grande community di traduzione al mondo – un incremento di efficienza lavorativa che si aggira tra il 20% e il 30%, valutata su fattori come il tempo di lavoro, la velocità traduttiva ecc. Infatti, se è vero che la mano e l’occhio umani sono fondamentali per lavori puntuali e certosini come quello della traduzione, è pur vero che un refuso può sempre capitare, ed è qui che entra in gioco lo strumento digitale, in grado di evidenziare al traduttore o al revisore i probabili errori e refusi sui quali intervenire.
Ma in un prossimo futuro, neanche troppo remoto, in cui molti lavori saranno eseguiti dalle macchine, è facile intuire che quello del traduttore resterà a responsabilità “umana” ancora per molto: sebbene gli strumenti di traduzione assistita o quelli di traduzione automatica abbiano fatto e continuino a fare progressi tecnologici enormi, la conoscenza e la comprensione culturale e contestuale, percepibile e producibile solo da un essere umano, non può al momento – e forse ancora per molto – essere replicata da una macchina.
La complessità delle lingue cinese, coreana e giapponese, inoltre, così diverse dalle lingue europee, rende particolarmente infelice ogni tipo di traduzione automatica da e verso l’italiano. L’impiego di un traduttore professionista esperto in lingue asiatiche si rende quindi fondamentale per la finalizzazione di un prodotto ottimamente riuscito. Anche Japan’s Way utilizza i CAT tools, e lo fa nel pieno interesse dei propri cliente, soprattutto di quelli per i quali segue progetti continuativi: gestire il progetto, tradurlo, revisionarlo e inviarlo completo al destinatario finale è un procedimento velocizzato e reso privo di sbavature proprio grazie ai software acquistati e impiegati dall’agenzia. Le traduzioni di Japan’s Way sono e saranno sempre frutto del lavoro esperto e professionale di uno dei nostri traduttori “umani”, e i CAT Tools ci aiutano e continueranno a farlo al solo scopo di velocizzare e perfezionare il nostro lavoro.
Non temete: restiamo umani!
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